Mi ha colpito la doppia intervista del ‘Giornale dell’Arte’ a due studiosi illustri come Salvatore Settis e Giuliano Volpe, il primo per il ‘NO’, il secondo per il ‘SI’, che hanno svolto un ruolo fondamentale per cultura e paesaggio, su referendum e patrimonio culturale. Al di là della indicazione elettorale, trovo produttivo analizzare alcuni concetti che nel loro diverso sviluppo rivelano matrici, affinità e distanze.
Molto ruota, non a caso, attorno al tema della valorizzazione.
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Di sana e robusta Costituzione?
Il progetto di riforma costituzionale che voteremo a ottobre non riguarda solo il Senato e il sistema elettorale. Riguarda il governo democratico del territorio. Il nucleo è individuabile nel forte incremento della titolarità delle competenze (con eliminazione di quelle ‘concorrenti’) a favore dello Stato, solo apparentemente temperata, in uno strano regionalismo asimmetrico, dalle norme sulle Regioni a statuto speciale.. Continua a leggere
Carlo Felice e Vittorio Emanuele II
La discussione nata attorno alla statua di Carlo Felice a Cagliari, che alcuni vorrebbero rimuovere in quanto simbolo dell’oppressione piemontese e di una specifica negatività della persona, pone un problema ben conosciuto storicamente. La storia dell’uomo, e dell’archeologia, è fatta di elementi smontati e riutilizzati in epoche successive alla loro produzione, a volte utilitaristicamente Continua a leggere
Unità centraliste sulla tutela *
Mentre Renzi e Franceschini inaugurano la riapertura del Museo di Reggio Calabria con i bronzi di Riace e la canonizzazione del volontariato, diventa operativa una profonda riforma del sistema italiano della tutela – e del relativo Ministero – che ha caratterizzato il Novecento. Riorganizzazione di Uffici e istituti centrali e periferici, ventidue ‘istituti dotati di autonomia speciale’, valorizzazione delle aree monumentali e dei musei organizzati in ‘Poli Regionali’ e separati dalle Soprintendenze. Continua a leggere